Segnali di menzogna per l’analisi della Coachability – CoachMag n.40

 

Saper riconoscere la presenza di una menzogna può essere uno strumento molto utile per un Coach, nell’ambito della Coachability basti pensare al vantaggio di verificare la veridicità della affermazioni di un Coachee, per intervenire strategicamente e riuscire a garantire la reale aderenza di quest’ultimo al percorso di Coaching condiviso e praticato.
Il nostro corpo comunica inviando molti segnali e anche, tra questi, anche i cosiddetti “segnali di menzogna”, piccoli o grandi gesti che possono indicare la presenza di una bugia. Cosa è utile osservare nei gesti e nelle posture altrui per riuscire a riconoscere una menzogna?

 

VOLTO E MANI

– l’asimmetria delle espressioni facciali può indicare la falsificazione o il controllo delle emozioni, le emozioni sincere appaiono simmetriche sul viso.
– uno sguardo carente (evitare il contatto visivo) o eccessivo (fissare l’altro per controllarlo) possono essere segnali di menzogna.
nascondere le mani (in tasca o dietro la schiena) può essere un gesto legato alla timidezza ma anche alla menzogna, infatti tale gesto può segnalare che si ha “qualcosa da nascondere”.
– la presenza o l’aumento dei gesti manipolatori (gesti con cui si entra in contatto con il proprio corpo o con un oggetto) può indicare la presenza di una menzogna…

(Continua su COACHMAG n.40 con l’analisi della menzogna relativa a gambe e piedi, segnali di disagio e tensione, chiusura e segnali di “cut-off” –  www.coachmag.it)

 

Francesco Di Fant

 

Articolo pubblicato sulla rivista COACHMAG n.40, Anno 9, Luglio 2018, nella rubrica “Silenzio! Parla il corpo“.

 

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