Comunicazione Non Verbale nei media: quali segnali sono più efficaci davanti alla telecamera?

È possibile individuare gli elementi non verbali che risultano più efficaci nella comunicazione attraverso i media? Cosa è meglio fare e non fare davanti all’obiettivo di una telecamera?

Essere in grado di comunicare efficacemente nei colloqui con i media è importante in una moltitudine di ruoli lavorativi. Infatti, vengono fatti enormi investimenti per migliorare le capacità comunicative delle persone in modo che si mostrino positivamente (il cosiddetto media training).

Questo non ci sorprende, poiché da alcuni anni è noto che la comunicazione verbale rappresenta una piccola percentuale della comunicazione sociale, dove i segnali non verbali sono particolarmente importanti.

Pertanto, è importante che osservazioni accurate dei segnali non verbali siano incorporate nella valutazione delle prestazioni delle persone nelle interazioni e nelle interviste con i media e negli interventi volti a migliorare le competenze di queste persone in modo che sia più facile per loro avere successo.

Prima di esaminare quest’aspetto, però, facciamo un piccolo ripasso degli aspetti più basilari del Linguaggio del Corpo.

L’efficacia della Comunicazione Non Verbale nei media

Ad esempio, si dice che la Comunicazione Non Verbale svolga una funzione importante dal punto di vista evolutivo, mostrando le emozioni e, quindi, avvantaggiando sia i mittenti che i destinatari del messaggio nelle relazioni sociali: espressioni facciali, prosodia (comportamento vocale), gesti, e posture.

Nell’ambito della prosodia, si parla dell’importanza della qualità della voce o del silenzio. Ad esempio, l’intonazione può modificare un messaggio in modo che sia ironico o sarcastico.

I gesti sono spesso utilizzati per regolare le interazioni e mostrare emozioni cambiando i movimenti delle braccia, delle gambe e delle posture.

Inoltre, è noto che la comunicazione tra due interlocutori dipende dal suo obiettivo e dal contesto. Ad esempio, l’indizio non verbale più importante individuato in un colloquio di lavoro è il sorriso, mentre in classe gli indizi non verbali più importanti sono la qualità della voce e l’attività gestuale.

Quale combinazione di indizi non verbali è importante nelle apparizioni sui media?

Alcuni manuali contengono raccomandazioni per le interviste ai media. Ad esempio, la mancanza di contatto visivo, il ritmo veloce del discorso, la voce monotona, influenzano negativamente il modo in cui la persona viene percepita dal pubblico. Al contrario, si raccomanda di imitare i movimenti dell’intervistatore, di mantenere il contatto visivo e di sorridere.

Gli studi suggeriscono che la posizione del corpo, le espressioni facciali, le indicazioni vocali e i gesti delle mani sono, come già ipotizzato, rilevanti per il contesto delle interviste ai media. Sembra che le persone apparentemente rilassate e calme siano considerate più oneste e tranquille.

Diverse analisi sulle espressioni facciali suggeriscono che coloro che mostrano più rabbia e disgusto sono stati classificati come comunicatori migliori. Questo potrebbe essere dovuto al fatto che l’abbassamento della fronte e delle sopracciglia può spesso essere inteso come concentrazione, suggerendo che i soggetti stanno ascoltando e riflettendo.

Francesco Di Fant
Esperto di Comunicazione, Linguaggio del Corpo, Public Speaking e Analisi della Menzogna

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