Una divisa militare e una sigaretta in bocca possono aiutare ad apparire più virile e più adulto agli occhi altrui ma non sempre questo effetto è garantito, specialmente quando il soggetto in questione presenta altre caratteristiche fisiche e comportamentali che poco si addicono a una figura adulta e di potere.
Il 33enne dittatore della Corea del Nord Kim Jung-un Song, ultimamente molto in vista nei mass media a causa degli attriti col gli USA di Trump, ha esattamente questo tipo di problema (e ci fa anche pensare un po’ al film “L’ultimo imperatore” di Bertolucci).
A causa della sua giovane età e del suo aspetto vagamente infantile, il dittatore asiatico prova a lavorare sul suo look nello sforzo di sembrare più adulto e di incutere quella giusta riverenza dovuta agli adulti e quel timore dovuto ai dittatori.
Purtroppo per lui, di timore non ne ispira molto con il suo aspetto e sembra che i suoi consulenti siano arrivati addirittura a consigliargli di iniziare a fumare – cosa che ha fatto – per provare a sembrare un po’ meno giovanile.
Ma quali sono gli aspetti del Linguaggio del Corpo che fanno sembrare il dittatore nord coreano troppo giovane e, a tratti, quasi infantile? Lungi dal volere in qualsiasi modo parlare di politica o esprimere commenti in tal senso (non essendo affatto il mio campo), andiamo a prendere in analisi i diversi tratti fisici e comportamentali che ci fanno sembrare Kim Jung-un troppo giovane per il suo ruolo di dittatore.
Innanzitutto la sua faccia tonda e le guance piene rimandano immediatamente alla fattezze dei bambini, che nei primi anni di vita hanno il viso tondo e paffutello.
Tralasciando il suo bizzarro taglio di capelli che non aiuta a rinforzare la sua immagine di uomo adulto, rimaniamo sulla zona del viso notando che a volte rimane con la bocca leggermente aperta, segnale che da un lato può evidenziare l’ascolto verso le parole altrui ma che, essendo esagerato, finisce per sembrare un indice di ingenuità e immaturità, tipico dei fanciulli che rimangono con la bocca aperta presi nella constante meraviglia del mondo esterno.
Il dittatore ha spesso lo sguardo mobile, si guarda spesso intorno dimostrando irrequietudine o noia, elementi poco adatti a un uomo di potere che dovrebbe fungere da esempio di lucidità e di comando.
Kim Jung-un, inoltre, è anche poco espressivo con le sue espressioni facciali, rimanendo piuttosto statico, sembrando quasi intimidito, sul piano delle emozioni tranne quando usa il sorriso, che spesso appare sguaiato o forzato, negandogli così l’immagine di una persona matura che sappia gestire e controllare le sue emozioni e le sue azioni.
A proposito di controllo, è utile anche sottolineare che la sua gestualità con mani, braccia e tronco appare poco misurata o formale, egli spesso si muove in maniera troppo libera rompendo l’idea di solidità che un comportamento composto porterebbe ad avere.
Infine, il fatto che il dittatore sia anche sovrappeso non aiuta la sua immagine di uomo adulto e controllato ma, in associazione con gli altri aspetti accennati, lo fa somigliare più che altro a un adolescente che faccia abuso di merendine e cioccolata.
Al di là del suo aspetto giovanile, il dittatore asiatico andrebbe preso molto sul serio sul piano della politica mondiale, infatti sembra ben lontano dall’essere una persona mansueta a causa del suo potenziale nucleare e del suo atteggiamento aggressivo e di sfida nei confronti delle altre nazioni.
Francesco Di Fant