POSTURA DI POTERE
La postura può davvero influenzare il nostro umore, le nostre emozioni e la nostra energia?
Negli ultimi anni si sono moltiplicati gli studi sulla postura, alcuni di questi studi di focalizzano sulla possibilità che la postura possa influenzare le nostre emozioni e il nostro comportamento.
Uno degli studi più interessanti è quello delle dottoresse Dana Carney, Amy Cuddy e Andy Yap che nel 2010 definiscono il concetto di “postura di potere” (o “di potenza”).
In questo studio si afferma che alcune posture possono farci apparire più potenti di altre pose e che possono avere un profondo impatto sul nostro interlocutore, facendoci apparire più forti, dinamici e sicuri di noi stessi; aprendo così le porte a diversi benefici sul piano professionale e personale (es. promozioni, status sociale, relazioni sociali positive, ecc.).
Secondo questi studi, le posture di potere potrebbero essere collegate a dei segnali evolutivi, uomini e animali si sforzerebbero di dimostrare il loro potere al fine di ottenere più risorse possibili nell’ambiente.
Le posture di potere dovrebbero portare a diverse configurazioni chimiche che avvengono nel nostro cervello, regolando anche i livelli di testosterone, corticolo e stress, questi fattori aiutano a sentirsi più sicuri e a trasmettere un’immagine di potere a chi osserva.
POSTURE TRIONFALI E UNIVERSALI
Alcune pose di potere “tipiche” possono essere:
– posture espansive e aperte (es. espandere gli arti per occupare più spazio)
– posture erette (schiena e spalle dritte)
– posture che riducono la distanza con l’altro (inclinazione del corpo)
Al contrario quando incrociamo gli arti o ci facciamo più piccoli occupando meno spazio intorno a noi dovremmo provare una maggiore sensazione di debolezza e sottomissione.
Il dottor David Matsumoto ha studiato alcune posture particolari legate al trionfo negli atleti olimpici, andando a delineare questi comportamenti come fossero gesti e posture e di potere.
I comportamenti legati al trionfo sembrano essere universali e radicati nel nostro comportamento.
LEGAME MENTE-CORPO: EMBODIED COGNITION
Queste ricerche si allineano con il concetto di “embodied cognition” (letteralmente “mente incarnata”)che afferma che i processi cognitivi non sono limitati alle operazioni all’interno del sistema cognitivo, ma comprendono più ampie strutture corporee e processi d’interazione con l’ambiente.
Mente e corpo non sono distinti, il nostro corpo, e il cervello come parte del corpo, concorre a determinare i nostri processi mentali e cognitivi.
Un recente studio che punta in questa direzione è stato condotto dal professor Erik Peper che, insieme al tuo team, ha affermato che la postura del corpo durante il movimento può influire sul livello soggettivo di energia.
Modificare la postura del corpo assumendo una postura eretta migliora il livello di energia e l’umore, secondo questi studi anche fare una passeggiata saltellando dovrebbe dare più energia di una semplice camminata.
STUDI CONTRASTANTI SULLA POSTURA
Non tutte le ricerche, però arrivano alle stesse conclusioni, in questo campo di ricerca emergente risulta naturale che ci siano risultati differenti e addirittura contraddittori.
Esistono degli studi che si pongono in netto contrasto a quelli citati rifiutando l’idea delle pose di potere.
In un recente studio del 2018 di Cesario & Johnson vengono approfonditi gli argomenti evolutivi in relazione alle posture di potere arrivando alla conclusione che per un animale non avrebbe alcun senso evolutivo agire in modo diverso solo perché presenta l’illusione di espansività o potere.
Il dottor Matsumoto avverte inoltre, che le pose di potere non funzionano sempre, specialmente quando proviamo emozioni conflittuali:
“Impegnarsi in tali posture o gesti o espressioni facciali non necessariamente innescherà l’esperienza in individui che stanno già vivendo un’emozione, specialmente una forte”.
Se, ad esempio, stiamo vivendo un momento di profonda tristezza, risulterà difficile che una posa di potere sia sufficiente a farci cambiare umore.
ENERGIA MENTALE E UMORE: GLI EFFETTI DELLA POSTURA
In conclusione, sembra che le pose di potere abbiano una loro efficacia e una loro utilità, basta fare qualche qualche prova nella nostra vita quotidiana per accorgersi che, effettivamente, assumere alcune posture può spostare il nostro umore e la nostra energia in una direzione o in un’altra.
Allo stesso tempo però sarebbe ingenuo pensare che le posture abbiano un’influenza così forte in tutti i soggetti e in tutti i momenti della nostra giornata, le pose di potere non sono una “bacchetta magica” che fa miracoli e il loro effetto può essere dato da modificazioni neuro-fisiologiche così come dal potere della suggestione, in una sorta di “effetto placebo” (sempre considerando che, secondo l’embodied cognition, mente e corpo comunicano in due direzioni).
Che si prenda per buona l’idea delle pose di potere, o si avanzi con cautela prendendo in considerazione gli studi di Cesario & Johnson e le cautele segnalate da Matsumoto, sembra che le posture possano avere degli effetti su di noi, amplificando o influenzando le nostre sensazioni e la percezione altrui.
Francesco Di Fant
Esperto di Comunicazione, Linguaggio del Corpo, Public Speaking e Analisi della Menzogna
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https://unoeditori.com/posture-di-potere-come-la-tua-postura-puo-darti-energia-mentale/