L’importanza dell’orientamento del corpo
La maggior parte delle persone quando si trova impegnata in una conversazione tende a guardare principalmente il volto dell’interlocutore, tralasciando l’osservazione di altre parti del corpo che potrebbero dirci molto riguardo la situazione comunicativa che sta avvenendo.
Un avvocato dovrebbe sviluppare al meglio le proprie capacità di osservazione e di analisi delle persone con cui si trova a interagire, un elemento molto importante da tenere in considerazione è l’orientamento del corpo della persona con cui si sta parlando.
Va da sé che se stiamo parlando con una persona che è totalmente girata da un’altra parte, ciò è da considerarsi come un atteggiamento di rifiuto dell’ascolto e del processo comunicativo in generale; allo stesso modo quando il nostro interlocutore è rivolto con tutto il suo corpo verso di noi si può facilmente assumere che abbiamo tutta la sua attenzione.
È utile sapere che, per comodità d’analisi, si può suddividere il corpo umano in tre parti: la testa (sfera razionale), il tronco (sfera emotiva) e le gambe (sfera istintiva).
Quando l’orientamento è totale, come accennato, si ha il massimo dell’attenzione; quando invece solo il tronco e la testa sono orientati verso di noi ma piedi egambe puntano da un’altra parte dovremmo considerare tale orientamento come una presa di distanza da noi, come un tentativo di fuga.
Se solamente la testa è orientata verso di noi e il resto del corpo del nostro interlocutore è rivolto altrove, si ha il minimo “sindacale” dell’attenzione, associandolo alla sfera razionale (la testa); è interessante notare che più si scende in basso nel corpo e meno si è capaci di esercitare un controllo razionale, i piedi infatti sono poco controllabili essendo la parte più lontana dal cervello.
Un altro tipo di orientamento a cui si dovrebbe far caso è l’inclinazione del busto e del capo: quando questi sono inclinati in avanti dimostrano interesse e attenzione verso l’altro, se invece sono leggermente inclinati all’indietro segnalano un allontanamento conscio o inconscio da noi o dalle nostre parole.
Un ultimo aspetto da tenere in considerazione è l’orientamento dello sguardo, è vero che di solito chi ci ascolta o chi dice la verità ci guarda in faccia, ma è bene tener presente che alcune persone hanno una propria modalità comunicativa che prevede un minor contatto visivo rispetto alla maggior parte della persone e non per questo sono da considerarsi poco attente o credibili.
Dott. Francesco Di Fant, Esperto di C.N.V.
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