Essere un Formatore è una professione gratificante e impegnativa, entrare in contatto con altre persone per migliorarle o provocare un cambiamento è un mestiere delicato e di responsabilità. Differenziarsi dagli altri ed essere un Formatore di temi di nicchia come, nel mio caso, la Comunicazione Non Verbale può presentare ancora più sfide e variabili da considerare rispetto alla Formazione considerata più tradizionale.
Come scegliere i clienti giusti e come posizionarsi in maniera corretta sul mercato di riferimento? È utile porsi queste domande di tanto in tanto per non adagiarsi nella propria zona di comfort e perdere il flusso del cambiamento e delle novità intorno a noi.
Essere un trainer di Linguaggio del Corpo comporta molte sfide e molti ragionamenti per capire quali variabili considerare per lavorare e avere un futuro in questa professione. I fattori da individuare sono essenzialmente tre: “dove” lavorare (mercato), “come” lavorare (strumenti) e che immagine (brand) costruire per essere spendibili in tale contesto.
IL MERCATO DEL LINGUAGGIO DEL CORPO:
Innanzitutto è importante individuare quali parametri del nostro lavoro debbano essere considerati per comprendere su quale mercato sia meglio focalizzarsi. Per orientarsi nella vastità delle variabili ritengo utile partire dalla nostra natura, come persone e professionisti, e dalla natura della nostra disciplina per progettare in maniera realistica un piano per il presente e per il futuro…
(Continua su COACHMAG n.53 con “Il mercato del Linguaggio del Corpo” e “Strumenti e branding dell’esperto di Linguaggio del Corpo” – www.coachmag.it)
Francesco Di Fant
Esperto di Comunicazione, Linguaggio del Corpo, Public Speaking e Analisi della Menzogna
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