Linguaggio del Corpo e posture di potere: un aiuto in momenti di crisi

È importante acquisire nuovi strumenti e modificare quelli in possesso per trovare nuovi modelli di comportamento e di azione in questo periodo di cambiamento globale. Come può aiutarci il linguaggio del corpo nei momenti di crisi?

La Comunicazione Non Verbale può essere di grande aiuto a noi stessi e a quelli vicino a noi in diversi modi: instaurando una comunicazione positiva e accogliente con l’altro, infondendo fiducia, potenziando le nostre capacità di ascolto profondo e di lettura dei comportamenti altrui, migliorando la nostra capacità di reagire attivamente alle sfide e all’ambiente circostante.

Per essere più capaci di reagire in maniera efficace ai momenti di crisi e a un ambiente che ci può sembrare ostile (a livello razionale, emotivo o istintivo) può essere utile conoscere quelle che nel Linguaggio del Corpo vengono definite “posture di potere” o “di potenza”.

Studiosi come Dana Carney, Amy Cuddy, Andy Yap e Erik Peper hanno analizzato l’impatto delle posture del corpo sulla mente di chi le eseguiva arrivando alla conclusione che il nostro corpo può influenzare la nostra mente anche semplicemente assumendo una particolare postura nello spazio.

L’idea alla base della cosiddetta “embodied cognition” (tradotto “mente incarnata”) è proprio questa: non è solo la mente ad avere un’influenza sul corpo, anche il corpo può influenzare la nostra mente.

I processi cognitivi non sarebbero così limitati alle operazioni all’interno del sistema cognitivo, ma comprenderebbero strutture corporee più vaste e processi d’interazione con l’ambiente circostante.

POSTURE DI POTERE E TRIONFALI

Una tipica postura di potere espansiva è quella da “Superman” o “Wonder Woman”, effettuata spingendo il petto in fuori con le mani che poggiano sui fianchi.

Le pose di potere possono essere distinte in tre gruppi:

– POSTURE ESPANSIVE E APERTE (es. espandere braccia e gambe per occupare più spazio)

– POSTURE ERETTE (es. schiena e spalle dritte)

– POSTURE CHE RIDUCONO LA DISTANZA CON L’ALTRO (es. inclinazione del corpo)

La postura del corpo può influire sul livello soggettivo di energia, ad esempio assumere una postura eretta migliora l’umore e aumenta energia e fiducia in se stessi.

Inoltre, alcune posture possono farci apparire più potenti e influenzare i nostri interlocutori, mostrandoci più sicuri, forti e dinamici e favorendo anche benefici sul piano professionale e personale (es. status sociale, relazioni sociali positive, occasioni professionali, ecc.).

Parlando di “embodied cogniton” e PNL, è possibile creare degli “ancoraggi” specifici a determinate pose di potere permettendo così di entrare in uno stato positivo e potenziante in pochi istanti.

Al contrario, esistono anche pose depotenzianti: chiudersi incrociando braccia o gambe o farsi più piccoli occupando meno spazio (es. spalle chiuse, testa bassa) dovrebbe farci provare una maggiore sensazione di insicurezza e debolezza fisica.

Le posture di potere però non sono una bacchetta magica per tutte le occasioni, come avverte il professor David Matsumoto: “Impegnarsi in tali posture o gesti o espressioni facciali non necessariamente innescherà l’esperienza in individui che stanno già vivendo un’emozione, specialmente una forte”.

In conclusione, diamo altri piccoli consigli sulla Comunicazione Non Verbale per affrontare la crisi: non dimentichiamo il potere del sorriso (anche su di noi, è provato che riduce lo stress) e il valore comunicativo del contatto visivo e fisico.

Francesco Di Fant
Esperto di Comunicazione, Linguaggio del Corpo, Analisi della Menzogna e Public Speaking

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