L’importanza del Linguaggio del Corpo nella professione di Avvocato
Il complesso lavoro del giurista prevede spesso il confronto con altre persone, siano esse giudici, testimoni o clienti. Quindi l’avvocato deve sia saper interpretare il comportamento dell’interlocutore, sia riuscire a porsi in modo efficace nelle varie situazioni da affrontare.
Riconoscere le emozioni altrui o una menzogna è uno strumento estremamente utile, basti pensare all’interrogatorio del testimone; così come è importante sapere “usare” il proprio corpo e la propria voce per interagire e convincere gli altri, veicolando correttamente e con forza i propri discorsi e le proprie idee.
La conoscenza delle leggi e della professione, unite a una base di psicologia, a volte può non bastare per gestire o interpretare correttamente situazioni complesse e delicate. Le discipline della Comunicazione Non Verbale (CNV), delLinguaggio del Corpo, e della Programmazione Neurolinguistica (PNL), sono quindi un valido aiuto per la professione dell’avvocato; ed ecco che, anche a seguito di una crescente domanda di formazione inerente a tali insegnamenti, cresce l’offerta di corsi, seminari e testi di approfondimento che includono nozioni di queste discipline o che sono interamente dedicati ad esse.
Qualche piccolo consiglio per tutti coloro che si apprestano a pronunciare un’arringa: stabilite il contatto visivo con le persone che vi stanno ascoltando, alternando lo sguardo tra i presenti guardando in una direzione per circa 4 secondi; tenete il mento dritto senza alzarlo eccessivamente per stabilire un rapporto “paritario” con gli ascoltatori e cercate di “gesticolare” (gesti illustratori) con una frequenza media, in modo “normale” rinforzando così il significato del vostro discorso, evitando di toccare il proprio corpo e il viso (gesti manipolatori).
Dott. Francesco Di Fant, esperto di C.N.V.