Le espressioni facciali delle emozioni sono universali o sono influenzate dalla cultura in cui vengono espresse? Cosa si intende con “regole di esposizione”?
Regole di esposizione
Darwin affermava l’universalità delle espressioni facciali, altri antropologi, come Margaret Mead, erano arrivati a credere che le espressioni fossero specifiche della cultura. Con il termine “regole di esposizione” si intende quel sistema di regole che impariamo durante la crescita su chi può mostrare quale emozione a chi e quando.
Le regole di esposizione possono specificare che un’espressione emotiva deve essere soppressa, attenuata, esagerata o addirittura mascherata. Poiché le regole di esposizione operano principalmente in pubblico, questo spiegherebbe perché le espressioni del volto possono apparire diverse da cultura a cultura (a causa delle regole di esposizione) soprattutto se osservate da stranieri. Pertanto, Mead e Darwin potrebbero avere entrambi ragione!
Emozioni in pubblico e in privato
L’idea che sia possibile controllare l’espressione facciale non riesce a spiegare come e quando le espressioni emotive sarebbero universali o specifiche di una cultura. In una serie di esperimenti condotti in Giappone su questo tema furono messi a confronto studenti universitari giapponesi e statunitensi, misurando le loro reazioni fisiologiche durante la visione di film molto spiacevoli.
Erano state filmate le espressioni facciali di studenti giapponesi e americani da soli e in presenza di una figura autoritaria, aspettando di trovare espressioni simili quando erano da soli, ma espressioni facciali diverse – a causa delle regole di esposizione – quando erano in presenza di una figura autoritaria.
Espressioni universali e culturalmente specifiche
È importante notare che gli studenti di entrambi i Paesi non sapevano che la videocamera nascosta stava osservando le loro espressioni. Le misurazioni effettuate sulle espressioni facciali non hanno rivelato alcuna differenza tra giapponesi e americani quando guardavano i filmati emotivamente eccitanti in privato. Quando uno scienziato era presente mentre guardavano i filmati emotivamente eccitanti, i giapponesi, ma non gli americani, mascheravano le espressioni di disgusto e paura con un sorriso.
In questo studio, si sono mostrate sia le espressioni facciali universali di Darwin (quando gli studenti pensavano di essere soli), sia le espressioni specifiche di una cultura di Mead (quando era presente uno scienziato) a causa del funzionamento delle regole di esposizione.
E voi che ne pensate?
Francesco Di Fant
Esperto di Comunicazione, Linguaggio del Corpo, Public Speaking e Analisi della Menzogna
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Tratto da https://www.paulekman.com/blog/facial-expressions-universal-culturally-specific/