La scienza del sorriso

Il sorriso, in particolare i diversi tipi di sorriso, è probabilmente la più sottovalutata e incompresa delle sei espressioni facciali universali, la scienza del sorriso sembra essere molto più complicata di quanto si pensi.

Non tutti i sorrisi sono creati allo stesso modo

Esistono decine di tipi diversi di sorrisi, ognuno dei quali si differenzia sia per l’aspetto che per il messaggio che intende trasmettere. Ad esempio, la maggior parte dei sorrisi trasmette emozioni positive, come il piacere fisico o sensoriale. Tuttavia, molte persone si ritrovano a sorridere quando si sentono infelici. Questi sorrisi non sono forzati e, pertanto, non sono la stessa cosa dei falsi sorrisi che vengono utilizzati per convincere gli altri di essere felici, mascherando la vera espressione di un’emozione negativa.

Numerose ricerche hanno rivelato che la maggior parte delle persone non è in grado di determinare quali di questi sorrisi siano falsi e il problema non è semplicemente l’incapacità di riconoscere i sorrisi ingannevoli. Piuttosto, il problema deriva da una generale mancanza di comprensione delle nostre emozioni e delle nostre espressioni non verbali e dall’ignoranza delle influenze culturali, in particolare delle culture diverse dalla nostra.

Purtroppo, per questo motivo, molti falsi sorrisi non possono essere distinti da quelli autentici senza prima sapere come ciascuno di essi assomiglia e si differenzia da tutti gli altri principali membri della famiglia del sorriso.

Come si forma un sorriso?

L’elemento comune alla maggior parte dei membri della famiglia del sorriso è il cambiamento di aspetto prodotto dal muscolo zigomatico maggiore. Questo muscolo si estende dagli zigomi verso il basso e attraversa il viso, collegandosi agli angoli delle labbra.

Quando è contratto, il muscolo zigomatico maggiore tira gli angoli delle labbra verso gli zigomi. Con una forte azione, questo muscolo allunga anche le labbra, tira le guance verso l’alto, insacca la pelle sotto gli occhi e produce le rughe a zampa di gallina oltre gli angoli degli occhi. In alcuni individui questo muscolo tira anche leggermente verso il basso la punta del naso; in altri si nota un leggero strappo della pelle vicino alle orecchie.

La semplice azione dei muscoli zigomatici maggiori produce il sorriso che si manifesta in caso di emozioni genuine, incontrollate e positive. Nessun altro muscolo della parte inferiore del viso entra in questo sorriso sincero. L’unica azione che può comparire anche nella parte superiore del viso è l’irrigidimento dei muscoli che circondano gli occhi.

Il sorriso sentito dura più a lungo ed è più intenso quando i sentimenti positivi sono più estremi. Tutte le esperienze emotive positive – il piacere di un’altra persona, la felicità del sollievo, il piacere della stimolazione tattile, uditiva o visiva, il divertimento, l’appagamento – sono mostrate dal sorriso vero e si differenziano solo per i tempi e l’intensità dell’azione.

Francesco Di Fant
Esperto di Comunicazione, Linguaggio del Corpo, Public Speaking e Analisi della Menzogna

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Tratto da https://www.paulekman.com/blog/science-of-smiling/

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