Quando è troppo è troppo: Conte demolisce in diretta nazionale le bugie di Salvini e Meloni
Ieri sera nella conferenza stampa in diretta nazionale il premier Giuseppe Conte ha perso la sua naturale calma ed eleganza e si è concesso 2 minuti di rabbia spontanea (e forse anche in parte trattenuta) di fronte a milioni di telespettatori – in un momento mediatico ormai considerato “sacro” per la nazione – accusando apertamente Matteo Salvini e Giorgia Meloni di indebolire il paese, in piena crisi Coronavirus, con le loro irresponsabili menzogne per racimolare qualche voto.
Mentre le destre di tutto il mondo soffiano sul fuoco del COVID-19 per alimentare sovranismi e scontento popolare sperando anche in ribaltoni governativi, in Italia il gusto per le fake news diventa più che allarmante quando a mentire spudoratamente sono dei politici di rilievo come Salvini e Meloni.
Salvini e Meloni sono accusati di aver hanno diffuso notizie false a proposito del MES (Meccanismo Europeo di Stabilità: il dibattuto “fondo salva-Stati” europeo) creando allarme e disinformazione. Purtroppo non è la prima volta che certi personaggi politici preferiscono fare propaganda elettorale e terrorismo nei confronti dei cittadini piuttosto che essere al servizio di questi ultimi, specialmente in questi giorni di crisi globale.
Un politico che viene sconfessato in diretta nazionale dal premier non si vede tutti i giorni, quando I politici impallinati sono 2 la notizia è ancora più grande. Conte ha sbugiardato in diretta Salvini e Meloni a proposito delle loro affermazioni menzognere a proposito di presunti accordi segreti sul MES (mai avvenuti) siglati dal governo col “favore delle tenebre” (citando le parole più accalorate del premier Conte).
Per un politico, avere addosso l’etichetta del bugiardo e dell’agitatore di folle è sicuramente il peggior biglietto da visita per avere ancora credibilità nel dibattito politico italiano e internazionale.
Come esprime la rabbia il Linguaggio del Corpo di Conte?
Quando parla delle menzogne di Salvini e Meloni Conte manifesta una grande energia nella voce e nei gesti. Prima di iniziare il suo attacco Conte poggia la mano sinistra sul bracciolo della sedia, questo gesto indica sia la volontà di occupare più spazio col corpo e apparire più minaccioso sia la ricerca di un punto di appoggio, un trampolino (il bracciolo) prima di “tuffarsi” nella sua invettiva verbale.
Passa dai gesti effettuati in modo circolare (che usa spesso per indicare unità e collaborazione) a gesti lineari per colpire ed essere incisivo e diretto verso chi sta accusando.
È ben visibile il dito indice puntato e agitato con forza che indica con veemenza la telecamera “bacchettando” virtualmente i politici ritenuti bugiardi.
La voce ha un cambiamento netto: diventa più cadenzata, secca con un aumento deciso del volume. Anche nel viso possiamo osservare diversi segnali universali dell’espressione della rabbia: lo sguardo fisso e cupo, gli occhi socchiusi con le palpebre tese, le sopracciglia abbassate a formare una “V” e la bocca squadrata.
E voi cosa ne pensate di questa vicenda?
Francesco Di Fant
Esperto di Comunicazione, Linguaggio del Corpo, Public Speaking e Analisi della Menzogna
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Cosa ne pensi di quel ghigno esibito dal presidente Mattarella, subito dopo la sfuriata di Conte contro Meloni e Salvini?
Che dire? Un sorriso, a volte, vale più di cento parole… 😀