Tra i diversi tipi di sorriso, esistono varianti che sono originate da emozioni e sensazioni negative. Altri sorrisi invece implicano uno sguardo particolare. Quali sono questi sorrisi? Come riconoscerli?
Sorridere con lo sguardo
Due tipi di sorriso prevedono la fusione del sorriso sincero con uno sguardo particolare. Nel sorriso vanitoso il “seduttore” mostra un sorriso sincero mentre non guarda la persona di interesse e poi, per un momento, lancia un’occhiata a quella persona, abbastanza lunga da essere appena notata quando lo sguardo si sposta di nuovo altrove.
Uno degli elementi che rendono il dipinto della Gioconda così insolito è che Leonardo l’ha raffigurata nel bel mezzo di un sorriso vanitoso, rivolta da una parte ma con uno sguardo laterale verso l’oggetto del suo interesse.
Nel sorriso di imbarazzo lo sguardo è diretto verso il basso o di lato, in modo che la persona imbarazzata non incontri gli occhi dell’altro. A volte si verifica un momentaneo sollevamento verso l’alto della punta del mento (la pelle e il muscolo tra il labbro inferiore e la punta del mento) durante il sorriso sentito.
Sorrisi generati da emozioni negative
Il sorriso di disprezzo è un termine improprio del sorriso, infatti questa espressione – come altre – non ha molto a che fare con le emozioni positive, anche se spesso viene interpretata così. La principale differenza tra il sorriso di disprezzo e il sorriso sincero sono gli angoli delle labbra serrati, presenti nel disprezzo ma non nel sorriso sentito.
Il sorriso infelice riconosce l’esperienza di emozioni negative. Non è un tentativo di nascondere, ma un commento facciale sul fatto di essere infelici. Il sorriso infelice di solito significa anche che la persona che lo mostra non ha intenzione, almeno per il momento, di protestare molto per la sua infelicità. Ha intenzione di sorridere e sopportare. È possibile osservare questi sorrisi infelici sui volti di persone depresse, come commento alla loro infelice condizione.
I sorrisi infelici sono spesso asimmetrici. Spesso si sovrappongono a una chiara espressione emotiva negativa, non mascherandola ma aggiungendola, oppure possono seguire rapidamente un’espressione emotiva negativa. Se il sorriso infelice è un tentativo di controllare l’espressione di paura, rabbia o angoscia, il sorriso infelice può apparire come un sorriso smorzato.
La differenza fondamentale tra il sorriso infelice e il sorriso smorzato è l’assenza di segni di irrigidimento dei muscoli intorno agli occhi. L’azione di questo muscolo – che tira la pelle intorno agli occhi e crea le rughe a zampa di gallina – fa parte del sorriso smorzato perché si prova piacere, mentre è assente dal sorriso infelice perché non si prova piacere. Il sorriso infelice può anche mostrare nelle sopracciglia e sulla fronte il riconoscimento delle emozioni negative provate.
Francesco Di Fant
Esperto di Comunicazione, Linguaggio del Corpo, Public Speaking e Analisi della Menzogna
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Tratto da https://www.paulekman.com/blog/science-of-smiling/