Vi siete mai chiesti come e perché diventiamo emotivi? Innanzitutto, è importante notare le caratteristiche simili delle emozioni, indipendentemente dall’emozione provata.
Cosa ci ha insegnato la scienza sulle esperienze emotive? Ecco una rapida sintesi di alcune caratteristiche comuni delle emozioni:
– Esiste un sentimento, un insieme di sensazioni che proviamo e di cui siamo consapevoli. Tuttavia, la nostra capacità di provare qualsiasi emozione non significa necessariamente che siamo consapevoli di quale emozione stiamo provando.
– Un episodio emotivo può essere breve, a volte dura solo pochi secondi, ma a volte può anche durare molto di più. È importante ricordare che se dura per ore, si tratta di uno stato d’animo e non di un’emozione.
– Si tratta di qualcosa che vi riguarda personalmente.
– Viviamo le emozioni come se ci accadessero, non come se fossero scelte da noi.
– Il processo di valutazione, in cui scrutiamo costantemente il nostro ambiente alla ricerca delle cose che ci interessano, è di solito automatico. In altre parole, non siamo consapevoli della nostra valutazione, tranne quando questa si prolunga nel tempo.
– Esiste un periodo refrattario che inizialmente filtra le informazioni e le conoscenze immagazzinate nella memoria, consentendoci di accedere solo a ciò che supporta l’emozione che stiamo provando. – La durata del periodo refrattario varia a seconda della persona e delle circostanze e può durare da pochi secondi a molto, molto di più.
– Diventiamo consapevoli di essere emotivi una volta che l’esperienza emotiva è iniziata, quando la valutazione iniziale è completa. Una volta presa coscienza di essere in preda a un’emozione, possiamo rivalutare la situazione.
– Esistono temi emotivi universali che riflettono la nostra storia evolutiva, oltre a molte varianti apprese culturalmente che riflettono le nostre esperienze individuali. In sostanza, ci emozioniamo per questioni che erano importanti per i nostri antenati e per quelle che abbiamo scoperto essere importanti nella nostra vita.
– Il desiderio di provare o non provare un’emozione motiva gran parte del nostro comportamento.
– Un segnale efficace, chiaro, rapido e universale, spesso sotto forma di espressioni facciali, informa gli altri di come si sente la persona emotiva.
– Le espressioni emotive falsificate possono essere individuate, con difficoltà, da una maggiore asimmetria, dall’assenza di movimenti muscolari specifici, tipici delle espressioni autentiche ma difficili da eseguire volontariamente, e da discrepanze nei tempi dell’espressione rispetto a quelli delle parole pronunciate.
– Le emozioni mascherate con un sorriso lasciano comunque trapelare l’emozione provata nelle palpebre superiori, nelle sopracciglia e nella fronte.
Francesco Di Fant
Esperto di Comunicazione, Linguaggio del Corpo, Public Speaking e Analisi della Menzogna
Vuoi conoscere meglio il Linguaggio del Corpo per comprendere meglio le emozioni, migliorare le tue relazioni e facilitare la tua vita? Clicca qui per info e training o contattami direttamente a info@francescodifant.it.
Tratto da https://www.paulekman.com/blog/characteristics-of-emotions/