Feedback efficaci e Linguaggio del Corpo

Il feedback è importante sia in situazioni personali che professionali, riceverlo e saperlo esprimere in maniera corretta ed efficace può essere un grande supporto. Il feedback richiede analisi e capacità di ascolto attivo: l’attenzione è rivolta all’altro e dobbiamo anche ascoltare e osservare se stessi.

Il feedback è una strategia di verifica dello scambio comunicativo con l’interlocutore e si esprime con mezzi visivi (postura, gesti, movimenti del capo, mimica) e verbali (frasi, domande, riformulazioni, brevi espressioni). Elementi fondamentali sono: focus sui comportamenti e non sulla persona, tempestività, chiarezza, proposte di miglioramento.

La Comunicazione Non Verbale può essere un valido supporto nel dare e ricevere dei feedback, può darci utili indicazioni per comportarci in maniera efficace durante i momenti dedicati al feedback.

DARE UN FEEDBACK CON LA COMUNICAZIONE NON VERBALE

Quando si è nella situazione di dover dare un feedback a qualcuno, è utile mantenere il contatto visivo senza eccedere e risultare invadenti, quando si sottolineano concetti legati alla decisione e all’azione è bene usare gesti lineari mentre con argomenti legati alla collaborazione è meglio utilizzare gesti circolari.

Attenzione anche alle espressioni del proprio viso: cercate di mantenere un’espressione serena e neutra o con un leggero sorriso se la situazione lo consente.

Esistono poi alcuni particolari segnali di accentuazione effettuati con le mani che possono aiutare a veicolare il feedback in modo efficace, gesti specifici che accentuano determinati concetti e idee:

– “Presa di precisione”: usata per trasmettere l’idea di precisione e attenzione, si compie con pollice e indice della mano che vanno a formare un cerchio (come il gesto dell’OK).

– “Mani aperte con i palmi rivolti verso l’alto”: la posizione del supplicante, simboleggia una richiesta di ascolto e di comprensione.

– “Mani con i palmi rivolti verso l’interno”: come in un abbraccio, comunica un senso di condivisione e comunione.

Esistono poi altre posizioni tipiche delle mani, ci sono le mani a guglia, con le dita che formano un triangolo (segnale di sicurezza, potere e controllo) oppure le mani unite tra di loro con le dita intrecciate (indice di compostezza e disponibilità all’ascolto).

Durante la restituzione del feedback il Linguaggio del Corpo ci aiuta con i cosiddetti segnali di persuasione, che di solito sono messi in atto quando si interagisce con una persona con cui si è a proprio agio, specialmente se la si conosce da molto tempo.

Tra questi troviamo i segnali di sensibilità e disponibilità (parlare velocemente, volume alto della voce, attività facciale intensa), i segnali di simpatia e rinforzo (contatto visivo, prossimità spaziale, corpo orientato verso gli ascoltatori) e i segnali di rilassatezza (inclinazione laterale della testa, apertura di braccia e gambe).

RICEVERE UN FEEDBACK ANALIZZANDO LA COMUNICAZIONE NON VERBALE

Quando ci si trova a ricevere un feedback da qualcuno, ci sono una serie di indicazioni sulla Comunicazione Non Verbale per mantenere un comportamento adeguato; allo stesso modo è possibile osservare questi particolari segnali (positivi e negativi) quando il nostro interlocutore è in fase di ascolto per verificare le sue reazioni alle vostre parole e orientare la comunicazione.

Tra i segnali di segno positivo in fase di ascolto abbiamo i segnali d’interesse e di valutazione. L’interesse viene dimostrato dalla testa inclinata leggermente di lato, il contatto visivo, annuire con la testa, una mano poggiata su guancia o mento. Segnali di valutazione positiva alle parole ascoltate sono: sfiorarsi il mento con la mano, mettere il pollice sotto il mento, poggiare le dita o la mano sulla fronte.

Ci sono poi una serie di segnali negativi che andrebbero riconosciuti; esistono dei segnali del corpo che possono indicare noia (mano che regge la testa, palpebre superiori parzialmente abbassate per scarso interesse), impazienza e tensione (tamburellare le dita della mano o i piedi, effettuare gesti manipolatori come mordersi le labbra o manipolare i polsini della camicia).

Altri segnali possono anche indicare la volontà di fuggire o di allontanarsi da qualcosa di poco gradito (sguardo “mobile” che cerca vie di fuga, piedi che puntano verso un’uscita, occhi abbassati o altri segnali di cut-off) mentre altri segnali possono segnalare disaccordo (alzare o aggrottare le sopracciglia).

Francesco Di Fant
Esperto di Comunicazione, Linguaggio del Corpo, Analisi della Menzogna e Public Speaking

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