Il volto umano è incredibilmente espressivo, capace di comunicare ogni sorta di cose: come ci sentiamo (sia fisicamente che emotivamente), le cose che vorremmo dire e a volte anche quelle che cerchiamo di tenere nascoste!
Se da un lato le espressioni facciali possono fornire una finestra sul mondo interiore di una persona, dall’altro possono essere il proverbiale sipario che ci impedisce o ci distrae dal vedere la verità.
Cosa comunicano le nostre espressioni facciali?
Molte ricerche sulla Comunicazione Non Verbale si sono concentrate sulle sette emozioni universali e sul modo in cui vengono espresse sul viso. Nel corso di decenni di ricerca interculturale, si è scoperto che le espressioni emotive del viso sono sia universali che culturalmente specifiche!
Sebbene possano esistere diverse linee guida (regole di visualizzazione) insegnate a ciascuno di noi su come e quando mostrare le nostre emozioni, tutti condividiamo un insieme comune di espressioni facciali universali per queste sette emozioni: rabbia, paura, tristezza, disgusto, disprezzo, sorpresa e felicità.
Per i tempi e i modi in cui le nostre emozioni vengono espresse sul viso possono essere ulteriormente classificate in vari tipi, tra cui: macro, micro, sottili, false e mascherate. La comprensione di queste diverse espressioni è fondamentale per acquisire una maggiore consapevolezza emotiva, per distinguere le emozioni genuine da quelle false e per individuare gli inganni.
Macroespressioni autentiche
Le cosiddette “macroespressioni” nel Linguaggio del Corpo sono quelle che la maggior parte delle persone considera espressioni emotive “normali”. Sono le più comuni e in genere le più evidenti, con una durata compresa tra mezzo secondo e quattro secondi. Corrispondono al tono e al contenuto di ciò che viene detto se la persona sta parlando.
Le espressioni facciali delle emozioni sono sia volontarie che involontarie. Le espressioni genuine avvengono automaticamente e rispecchiano i nostri stati emotivi interni, come ad esempio sorridere quando ci sentiamo felici. Tuttavia, queste espressioni possono essere mediate per allinearsi volontariamente alle norme culturali e sociali.
Espressioni inventate: false e mascherate
Le macroespressioni facciali possono verificarsi sia in modo naturale (mentre viviamo l’emozione), sia in modo deliberato. Le espressioni possono essere falsificate, cioè segnalare emozioni che in realtà non sono autentiche o provate dalla persona in quel momento.
Le espressioni false si hanno quando qualcuno manifesta deliberatamente un’emozione che in realtà non sta provando in quel momento.
Un esempio di falsa espressione è quando si scopre in anticipo che i propri amici stanno organizzando una festa a sorpresa, ma si mostra un’espressione sorpresa quando si varca la soglia della porta per non turbare o deludere i propri compagni. Un altro esempio è quando si posa per una foto con un sorriso impostato.
Le espressioni mascherate si verificano quando qualcuno copre un’emozione autentica che prova mostrando di proposito un’emozione completamente diversa.
Un esempio di espressione mascherata è il caso in cui un collega di lavoro ottenga la promozione che sperava e, vedendolo nel nuovo ufficio, provi disprezzo ma utilizzi invece una maschera di sorriso per fingere congratulazioni.
Francesco Di Fant
Esperto di Comunicazione, Linguaggio del Corpo, Analisi della Menzogna e Public Speaking
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Tratto da https://www.paulekman.com/nonverbal-communication/types-of-facial-expressions/