Le mascherine hanno danneggiato le nostre relazioni?

Fin dall’inizio della pandemia mondiale, le maschere facciali sono state ampiamente adottate per controllare la diffusione della COVID-19. Se da un lato le maschere sono fondamentali per mitigare il contagio delle malattie, dall’altro nascondono parti del nostro viso che vengono utilizzate per la comunicazione non verbale, per esprimere le nostre emozioni e intenzioni.

In un recente studio, un team di ricercatori del Laboratory for Attention and Social Cognition della McGill University ha confrontato il modo in cui oltre 120 individui riconoscono le emozioni: felici, tristi, paurose, arrabbiate, disgustate, sorprese e neutre in volti mascherati e non. Non sorprende che le maschere facciali abbiano ridotto la capacità di riconoscere le espressioni facciali per tutte le emozioni. Pertanto, l’oscuramento di parti del viso altera la comunicazione sociale umana.

Gli esseri umani si sono evoluti per comunicare attraverso il linguaggio silenzioso dei volti. Di conseguenza, siamo in grado di leggere una serie di messaggi sociali semplici (ad esempio, lo sguardo) e complessi (ad esempio, le intenzioni) solo dai volti. Uno degli indizi più importanti che riceviamo dai volti è l’espressione facciale, che segnala lo stato emotivo dell’individuo.

Quanto comprendiamo di un volto nascosto da una mascherina?

I dati dello studio hanno mostrato che il riconoscimento di tutte le espressioni facciali è stato influenzato quando i volti sono stati mascherati, riducendo l’accuratezza complessiva del riconoscimento di circa il 24%. Tuttavia, questa riduzione varia a seconda dell’emozione: l’identificazione del disgusto (46% di riduzione dell’accuratezza) e della rabbia (30%) è stata maggiormente influenzata dalle maschere. La tristezza (23%) e le espressioni neutre (23%) hanno subito un impatto intermedio. La paura (10 percento), la sorpresa (15 percento) e la felicità (15 percento) hanno avuto un impatto minore.

L’entità dell’impatto delle maschere sul riconoscimento delle emozioni dimostra che le informazioni visive della parte inferiore del viso sono importanti per leggere le emozioni dalle espressioni facciali. Ad esempio, poiché il riconoscimento del disgusto e della rabbia è stato maggiormente influenzato dall’oscuramento della parte inferiore del volto, abbiamo concluso che queste due espressioni utilizzano maggiormente gli spunti sociali provenienti da quest’area del viso. Le analisi di correlazione hanno indicato che gli effetti erano generalmente stabili tra gli individui, con poche variazioni in base ai tratti individuali.

Perché le espressioni facciali sono importanti?

È importante comprendere l’impatto che le maschere facciali possono avere sulle interazioni sociali umane, dato che la capacità di riconoscere le espressioni facciali è una parte fondamentale delle interazioni sociali ed è legata al funzionamento sociale e cognitivo generale.

Al di là della pandemia, questi risultati hanno importanza per gli ambienti sanitari ed educativi in cui le maschere sono state o sono diventate di uso comune.

Ad esempio, le relazioni medico-paziente richiedono una facile interpretazione degli stati emotivi per migliorare i risultati dei pazienti. La rabbia e la tristezza sono due emozioni che emergono comunemente quando si affrontano problemi medici difficili e i nostri dati suggeriscono che queste emozioni sono due delle più influenzate dalle maschere. Inoltre, poiché lo sviluppo psicosociale umano dipende dall’accurata interpretazione dei segnali sociali provenienti dai volti, l’uso delle maschere in ambito educativo può avere conseguenze durature sullo sviluppo sociale dei bambini. Sebbene la necessità di indossare maschere durante la pandemia sia indiscutibile, è risultato che l’uso di maschere facciali trasparenti può contribuire ad alleviare alcune (ma non tutte) le difficoltà sociali derivanti dall’occlusione facciale da parte delle maschere.

In sintesi, questo studio dimostra che il funzionamento sociale umano è stato pesantemente influenzato dalla pandemia in più modi di quelli che forse avevamo considerato.

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Tratto da https://reporter.mcgill.ca/face-masks-impair-nonverbal-communication-between-individuals/

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