Quante volte confondiamo gli indizi di scarsa credibilità con il comportamento atipico delle persone con problemi di salute mentale?
In diversi studi sono stati esaminati alcuni comportamenti visibili che associamo a un discorso poco credibile, ma questi sono anche comportamenti che possono presentare le persone affette da alcune patologie mentali.
È opinione diffusa che ciò che le persone dicono non sia importante quanto il loro comportamento quando lo dicono, poiché potrebbe indicare senso di colpa, inganno, rimpianto, ecc.
In uno studio del 2006 è stato chiesto a 58 partecipanti quando sapevano che qualcuno stava mentendo. Le risposte più comuni sono state: quando c’è un’avversione allo sguardo, incoerenza, movimenti esagerati del corpo e alcune espressioni facciali.
Solo uno degli elementi era legato al contenuto del messaggio: l’incoerenza. Questo ci porta a pensare che ci concentriamo molto di più sugli elementi non verbali che su quelli verbali, un’idea coerente con numerosi studi precedenti sull’argomento.
Indicatori d’inganno o manifestazioni di disturbi mentali?
Alcune persone con ansia sociale e disturbi della comunicazione sociale hanno difficoltà a mantenere il contatto visivo, il che, piuttosto che essere un meccanismo di evitamento della colpa, è più legato alla paura dell’interazione sociale.
D’altra parte, i movimenti ripetitivi del corpo possono essere comportamenti di persone con disturbi del neurosviluppo o dello spettro autistico.
Tuttavia, per un osservatore che non conosce bene il soggetto, questi comportamenti possono essere erroneamente interpretati come segni di nervosismo o di senso di colpa.
Un altro indicatore dell’attendibilità sono le espressioni emotive. Per esempio, ci sono studi che dimostrano che, in un processo, sia le vittime che gli imputati sono percepiti come più credibili quando mostrano emozioni negative (come il pianto) piuttosto che emozioni neutre (affetti piatti) o positive (sorrisi).
Nonostante molti studi abbiano evidenziato la necessità di prestare attenzione soprattutto ai segnali verbali, lo stereotipo secondo cui i più importanti sono quelli non verbali è molto diffuso, anche per professionisti come la polizia o i giudici.
Ciò può essere spiegato dalla teoria dell’attribuzione, che si basa sulla premessa che gli individui cercano intrinsecamente di comprendere e spiegare i comportamenti osservati, attribuendo così una causa al comportamento.
In un altro studio, gli autori esaminano l’effetto di quattro indizi comunemente associati alla menzogna: l’avversione allo sguardo, i movimenti ripetitivi del corpo, i monologhi e la freddezza emotiva. Questi comportamenti sono stati scelti perché associati alla menzogna e perché spesso si manifestano in persone con problemi di salute mentale.
Si è ipotizzato che gli individui che mostrano questi comportamenti siano percepiti come più bugiardi e meno credibili. I risultati hanno rivelato effetti significativi dei movimenti ripetitivi del corpo e dei monologhi sull’inganno percepito, ed effetti significativi della freddezza emotiva sulla credibilità. Questi stessi comportamenti si possono anche manifestare in persone con schizofrenia o disturbi dell’umore, persone con disturbi del neurosviluppo e dello spettro autistico.
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Tratto da https://www.humintell.com/2022/08/mental-health-and-deception-detection/