Quali emozioni proviamo quando mentiamo a qualcuno? Le tre emozioni più frequentemente provate quando si mente sono la paura, il senso di colpa e, un po’ a sorpresa, il piacere.
La paura
La paura di essere scoperti a mentire è l’emozione più comune che si prova nel commettere una bugia. Ma la paura si genera solo quando la posta in gioco è alta. Anche in questo caso, non tutti i bugiardi temono di essere scoperti a mentire. Se il bersaglio della bugia ha la reputazione di essere un credulone, o se il bugiardo ha avuto ripetutamente successo in passato nel raccontare proprio questa bugia al suo bersaglio, o a qualcuno simile al bersaglio, è improbabile che il bugiardo provi o esprima paura.
Senso di colpa
Il senso di colpa è un’altra emozione che può essere provata durante alcune bugie. Il senso di colpa non è probabile quando la menzogna è autorizzata, come nel caso della menzogna di un agente di polizia sotto copertura. Quando a mentire è qualcuno di non autorizzato a farlo o c’è ambiguità sull’obbligo di essere sinceri, può sorgere il senso di colpa per la menzogna; soprattutto quando l’obiettivo del bugiardo non può essere facilmente accusato di essere meschino o ingiusto, e il bugiardo e il suo obiettivo condividono dei valori e si aspettano di avere un rapporto continuativo.
Piacere
Un’altra emozione legata all’impegno nella menzogna è il “piacere di ingannare”, definito come il puro piacere che si ottiene correndo il rischio e affrontando la sfida di avere il controllo su un’altra persona. Il disprezzo, l’eccitazione e il piacere sono tutti elementi che possono confluire nel piacere della menzogna. Il piacere dell’inganno è difficile da contenere e spesso motiva vanti che tradiscono una menzogna. È più probabile quando l’obiettivo del bugiardo è considerato difficile da ingannare e sono presenti altri alleati del bugiardo che sanno che si sta perpetrando una menzogna.
Queste non sono le uniche emozioni che si possono provare quando si commette una menzogna grave, le cui conseguenze sono importanti per il bugiardo e per l’obiettivo. Il bugiardo può essere arrabbiato con il suo bersaglio per una serie di motivi, ma può ritenere necessario nascondere la rabbia per riuscire a mentire. In modo simile, un bugiardo può provare disgusto nei confronti del suo bersaglio. Oppure il bugiardo può provare una di queste emozioni nei confronti di se stesso per aver commesso la menzogna.
È importante ricordare che non esistono segni di menzogna in sé, ma solo possibili indizi. Le emozioni che non si adattano al contesto possono essere un valido indizio, ma le emozioni possono verificarsi per molte ragioni e non solo per aver mentito a qualcuno.
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Tratto da https://www.paulekman.com/blog/feelings-about-lying-to-someone/