La storia del FACS (Sistema di Codifica delle Azioni Facciali)

Come è stato creato il FACS? Questo sistema di analisi dei movimenti del volto umano da decenni ci aiuta a comprendere meglio emozioni, menzogne ed espressioni facciali della nostra specie (e non solo).

Per secoli si è tentato di interpretare i segnali del viso, sono stati usati i più disparati strumenti, dall’astrologia alla fisiognomica, per comprendere meglio quello che accade sul volto. Per sviluppare un sistema completo di misurazione del viso è necessario imparare l’anatomia facciale.

In particolare, il FACS (Facial Action Coding System), creato da Paul Ekman e Wallace V. Friesen, si focalizza sul creare un’anatomia funzionale, con testi, fotografie e filmati che illustrano come le azioni muscolari modificano l’aspetto del viso. È uno strumento di misurazione facciale molto preciso e sensibile per individuare gli indizi di inganno nel volto, uno strumento utilizzabile da qualsiasi scienziato o analista.

L’anatomia delle espressioni facciali

Nei libri di testo di anatomia standard vengono mostrati dove si trovavano i filamenti muscolari, ma non come i muscoli generano i cambiamenti nell’aspetto del viso, le espressioni. Era necessario creare un’anatomia funzionale e costruire un catalogo di espressioni facciali.

Il libro del 1862 del neurologo francese Duchenne de Boulogne sulla meccanica dei movimenti facciali fu di grande utilità. Darwin incluse alcune delle fotografie e delle scoperte di Duchenne nel suo libro. Duchenne lavorò con alcuni pazienti che non avevano alcuna sensazione di dolore al viso, per cui non sentivano dolore quando stimolava elettricamente le aree muscolari del viso, fotografando il movimento che ne risultava.

Così, ad esempio, mise l’elettrodo sull’area ossea in alto nello zigomo, che generava un aspetto sorridente. Ciò ha dimostrato che il muscolo che si estende dall’arco zigomatico agli angoli delle labbra è responsabile dell’aspetto sorridente.

Il lavoro di Duchenne è stato fondamentale per distinguere le differenze tra un sorriso di piacere e altri tipi di sorrisi falsi o sociali. Le osservazioni di Duchenne sul sorriso hanno implicazioni più ampie per distinguere le espressioni volontarie da quelle involontarie. Alcune azioni muscolari sono difficili da eseguire volontariamente e la loro assenza indica che l’espressione facciale non è generata da un’emozione.

Le Unità d’Azione (AU)

Per ogni contrazione muscolare, il FACS dà una descrizione precisa di come cambia l’aspetto del viso, evidenziando ciò che le registrazioni video mostrano. Sono stati identificate poco più di 40 unità d’azione (AU), e si è osservato cosa succedeva quando due delle AU si verificavano contemporaneamente. Il catalogo contiene più di 300 combinazioni di AU a due vie, e poi sono state prese in considerazione tutte le combinazioni di tre AU, e così via, fino a fermarsi alle combinazioni di sei AU.

Pubblicazione e applicazioni del FACS

Dopo quattro anni di lavoro, fu pubblicata nel 1978 la prima versione del FACS: un manuale di autoistruzione, con fotografie ed esempi filmati di ogni AU e delle loro diverse combinazioni. Da allora migliaia di scienziati e studenti laureati hanno utilizzato il FACS nelle loro ricerche. È stato pubblicato un volume che raccoglie alcuni articoli scientifici pubblicati utilizzando il FACS.

Anche gli studi di animazione, come Pixar, Disney e Industrial Light and Magic, hanno studiato il FACS per contribuire alla rappresentazione di espressioni umane realistiche. Inoltre, il FACS è alla base delle applicazioni e dei sistemi informatici di riconoscimento facciale delle emozioni.

Realizzare una misurazione FACS completa di un minuto di comportamento facciale (identificare ogni AU, quando è comparsa, quando raggiuge l’apice e per quanto tempo è mantenuta sul viso, quando diminuisce e quando scompare) è un lavoro molto lento e preciso. Raramente compare una sola AU. Possono comparire da tre a cinque AU in tempi sovrapposti, creando l’impressione di una “espressione”. Di solito gli analisti impiegano dai 50 ai 60 minuti per analizzare un singolo minuto di filmato.

Francesco Di Fant
Esperto di Comunicazione, Linguaggio del Corpo, Public Speaking e Analisi della Menzogna

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Tratto da https://www.paulekman.com/blog/history-of-facs-facial-action-coding-system/

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